Nell’arco di quindici secoli la progressiva costruzione di edifici sacri in Gerano, otto in tutto tra chiese e cappelle (escludendo quello cimiteriale, risalente alla fine dell’Ottocento e posto alla sommità del camposanto comunale), mette in evidenza l’intreccio tra vita religiosa, progresso economico e sviluppo sociale e civile del paese.
Dal VI secolo fino ai nostri giorni, le chiese di S. Anatolia (sulla diramazione della predestina, verso Carsoli), S. Secondina (sul tracciato romano verso gli Altipiani di Arcinazzo), S. Maria (sul trivio del castrum medievale geranese), S. Andrea (sulla via romana d’ingresso all’altezza dell’odierna via Vittozzi), S. Lorenzo (fuori la porta maggiore del castrum), S. Cristoforo (sul Colle Vecchio), SS.ma Annunziata (adiacenze di S. Lorenzo) e S. Anna (sull’antico tracciato verso Subiaco), non sono solo frutto di devozione e di necessità socio-religiosa, ma affermazione dell’identità cristiana di un popolo. Il territorio compartecipa e riceve i segni della vita e del credo degli uomini che lo occupano. Tante le persone, gli usi, i costumi, le feste, i giorni tristi, di lavoro e di svago, i riti, le preghiere e le processioni che hanno depositato il loro seme nel tessuto cittadino.
L’attività pastorale e cultuale della parrocchia, poi delle parrocchie, descritta da prima del concilio di Trento fin dopo il Concilio Vaticano II, ci consegna l’operato dei vescovi, dei parroci arcipreti e curati, dei sacerdoti, dei priori delle confraternite, dei responsabili delle associazioni, delle autorità civili o di semplici cittadini, e lascia intravedere il patrimonio culturale, gli arredi sacri ed i molteplici documenti d’archivio.
La vicenda religiosa del territorio, declinata nelle forme della storia della Chiesa, della cultura religiosa, della spiritualità, della liturgia, dell’iconografia, della pietà e devozione di certe epoche, costituisce un importante osservatorio storico , valido per il passato quanto (con le debite distinzioni) per il presente. Buona è anche la presenza di riferimenti alle autorità civili e al mondo amministrativo, politico e imprenditoriale che sono andati avvicendandosi, per i quali rimandiamo ad altri l’impegno di una trattazione più attenta e specifica. Precisare il tempo, il luogo, la superficie, lo stile, gli architetti, i mastri, i contribuenti, le cause, i motivi e lo spirito di coloro che hanno collaborato alla costruzione delle chiese e parrocchie di Gerano è il compito che si è prefisso questo studio, invocando la continua protezione dei santi titolari su questa terra e augurando ai geranese, nei imiti delle possibilità umane, giorni di prosperità e di pace.